Ragusa

Martedì 30 Aprile 2024

Le immagini shock dal barcone della morte giunto a Pozzallo

Uno sull’altro,Accatastati. Quasi tutti senza maglietta per il caldo che nonsopportavano, scalzi. A guardare dalla porta d’ingresso colorazzurro mare sembrano quasi che dormano. Alcuni danno persino lasensazione di sorridere. È la torrida ghiacciaia di unpeschereccio che doveva rappresentare la speranza e che invecesi è trasformato in un inferno per una trentina di giovanicentro africani morti schiacciati e asfissiati in uno spazio dipochi metri quadrati, a un passo dal vano motori che lasciapassare monossido di carbonio che inalano senza potersi muovere. Fa impressione vederli senza magliette e quasi tutti concostumi coloratissimi. Un investigatore dà voce alla sensazioneche tutti hanno nel vedere quelle immagini: «sembra una fossacomune, come di quelle che abbiamo finora visto soltanto suilibri di storia».
Il peschereccio è arrivato nel primopomeriggio a Pozzallo: nave Grecale l’ha lasciato in consegna auna motovedetta della Guardia costiera, in rada, dove è rimastafino a tarda serata con il suo ’caricò di 566 migranti, 240circa dei quali erano sul barcone carico di morti. Arrivato al molo il lavoro di investigatori e soccorritorisul motopesca si è rivelato più difficile del previsto: uncedimento strutturale della cabina del natante ha richiesto unimpegno lungo e paziente per permettere il recupero delle salme.Il numero fino a sera resta ancora imprecisato: una trentina èla stima degli investigatori. «Ci potrebbero essere deiminorenni, dei ragazzini, ma non dei bambini», rivela uno deidue medici legali prima di recarsi a compiere un’ispezionecadaverica. «Erano tutti sovrapposti - aggiunge - perchè lospazio era troppo piccolo per il numero di persone che erano».Per il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, «è un’esperienzadrammatica, la stiamo vivendo tutti quanti, e per chi staoperando è ancora più pesante». Il magistrato non si pronunciasull’inchiesta in corso, confermando che il suo ufficio stavalutando la posizione di due presunti scafisti individuatidalla squadra mobile.
 
 
 
 
 
 
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