Le immagini shock dal barcone della morte giunto a Pozzallo
Uno sull’altro,Accatastati. Quasi tutti senza maglietta per il caldo che nonsopportavano, scalzi. A guardare dalla porta d’ingresso colorazzurro mare sembrano quasi che dormano. Alcuni danno persino lasensazione di sorridere. È la torrida ghiacciaia di unpeschereccio che doveva rappresentare la speranza e che invecesi è trasformato in un inferno per una trentina di giovanicentro africani morti schiacciati e asfissiati in uno spazio dipochi metri quadrati, a un passo dal vano motori che lasciapassare monossido di carbonio che inalano senza potersi muovere. Fa impressione vederli senza magliette e quasi tutti concostumi coloratissimi. Un investigatore dà voce alla sensazioneche tutti hanno nel vedere quelle immagini: «sembra una fossacomune, come di quelle che abbiamo finora visto soltanto suilibri di storia».
Il peschereccio è arrivato nel primopomeriggio a Pozzallo: nave Grecale l’ha lasciato in consegna auna motovedetta della Guardia costiera, in rada, dove è rimastafino a tarda serata con il suo ’caricò di 566 migranti, 240circa dei quali erano sul barcone carico di morti. Arrivato al molo il lavoro di investigatori e soccorritorisul motopesca si è rivelato più difficile del previsto: uncedimento strutturale della cabina del natante ha richiesto unimpegno lungo e paziente per permettere il recupero delle salme.Il numero fino a sera resta ancora imprecisato: una trentina èla stima degli investigatori. «Ci potrebbero essere deiminorenni, dei ragazzini, ma non dei bambini», rivela uno deidue medici legali prima di recarsi a compiere un’ispezionecadaverica. «Erano tutti sovrapposti - aggiunge - perchè lospazio era troppo piccolo per il numero di persone che erano».Per il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, «è un’esperienzadrammatica, la stiamo vivendo tutti quanti, e per chi staoperando è ancora più pesante». Il magistrato non si pronunciasull’inchiesta in corso, confermando che il suo ufficio stavalutando la posizione di due presunti scafisti individuatidalla squadra mobile.
Le immagini shock dal barcone della morte giunto a Pozzallo
01 Luglio 2014
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