Sessant’anni di sacerdozio festeggiati con la sua città. Alla celebrazione presieduta dal vescovo di Caltanissetta, Mario Russotto, suo giovane amico, sabato sera nella basilica di san Giovanni Battista, a stringersi con affetto attorno a Monsignor Calì erano davvero in tanti. La numerosa famiglia, gli amici e poi c’era la sua città, Vittoria. Sì perché Monsignor Giuseppe Calì, che per anni è stato arciprete della Basilica, a Vittoria non è mai stato visto come un semplice prete. Le sue omelie sono sempre state racconti di vita vissuta, toccano il cuore perché lui del resto ha sempre accompagnato e continua a farlo la gente vittoriese nelle tappe della loro esistenza (Servizio di Gianna Bozzali).
Confidente di tutti, presente in ogni evento. Alla celebrazione eucaristica erano presenti anche le massime autorità civili, militari e religiose. C’erano il Sindaco, Giuseppe Nicosia, il presidente del Consiglio comunale Salvatore Di Falco, il commissario straordinario della Provincia, Giovanni Scarso, i sacerdoti di tutte le chiese di Vittoria, la famiglia Calì al completo.
Molto sentito l’intervento del Vescovo Russotto, che nella stessa giornata ha festeggiato i 32 anni di sacerdozio; spontaneo quello di Monsignor Calì, che ha dato la benedizione finale.
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