Ragusa

Giovedì 21 Novembre 2024

Sei le varietà di pomodoro più commercializzate in Sicilia

Tra oltre 7 mila varietà di pomodoro esistenti, anche se appena 50 quelle in commercio, in Sicilia si contano 6 tipologie che vanno per la maggiore. «Il clima dell’Isola – spiega Giuseppe Fiorilla, agronomo e produttore di Cava d’Aliga, nel territorio di Scicli – favorisce la produzione di pomodori tutto l’anno».
CILIEGINO. Pomodori piccoli, tra i 10 e i 30 grammi, e sono riuniti in grappoli che ne portano un numero variabile da 10 a 25. «Una delle tipologie più conosciute – spiega l’esperto –, anche se negli ultimi due anni ha perso il primato di cui godeva perché sul mercato ne sono state introdotte delle varianti ottime per l’esportazione e la grande distribuzione in termini di durata e resistenza, ma meno buone per gusto».
PICCADILLY O MINI PLUM. Ciliegino leggermente affusolato, più appuntito. Tra le varietà quella che ha preso il sopravvento è la Pixel. «La sua quota di mercato è in aumento – dichiara Fiorilla – soprattutto se pensiamo che sta varcando i confini meridionali, trovando consensi anche al Nord». Se a maturazione completa, quindi di colore rosso, il pixel è ottimo per insalate, salse e conserve.
DATTERINO. Hanno le dimensioni di un’oliva e si vendono in cestini da un peso massimo di 500 grammi, il prezzo è più elevato. «Prodotto di nicchia, dolcissimo – spiega l’agronomo –, consumato da contorno o in cocktail, novità degli ultimi anni».
SAMMARZANO. Allungati e grandi, sono pomodori da insalata se consumati a maturazione intermedia, dunque con un colore che sfuma nell’arancione. A maturazione completa sono ottimi per i pelati.
POMODORO TONDO. Dimensioni di una piccola mela, di colore rosso. Il suo consumo è diminuito: «Lo si adopera soprattutto nelle catene di fast food per condire gli hamburger», sottolinea Giuseppe Fiorilla.
CUORE DI BUE. Comprende i pomodori ricci, affusolati nella parte superiore. Prevalentemente invernali, in Sicilia prodotti nella zona di Vittoria. «Da consumare subito dopo l’acquisto – conclude l’esperto – perché si deteriorano presto. Ottimi per insalate».
P. PI.

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