Lutto nello sport siciliano. È morto a Scicli Franco Ruscica, atleta appassionato di corsa, ma soprattutto grande maestro che per oltre 30 anni si è dedicato alla formazione di giovani atleti locali, attraverso la storica società di atletica Libertas Scicli. Negli anni ha, infatti, contribuito alla crescita di corridori come Tony Liuzzo e Lorenzo Bonincontro.
A stroncarlo a 73 anni (ne avrebbe compiuto 74 a novembre) una malattia fulminante. A Scicli, ma non solo lì, sarà ricordato sempre come un simbolo dello sport. La corsa era la sua grande passione, si allenava per strada insieme ad altri atleti locali, insieme a tanti ragazzini che vedevano in lui un'icona. Così preparava le sue gare nazionali, ma anche quelle fuori dall'Italia, come le maratone di New York e Berlino.
Su Facebook sono in tanti a ricordarlo. In particolare i suoi ex allievi. Fra questi Lorenzo Bonincontro: “E così ci hai lasciati… di corsa! D’altronde non poteva essere diversamente. Ma almeno potevi darci il tempo di capire bene cosa stesse accadendo! Con te va via inevitabilmente una parte di me, una parte della mia vita vissuta con te in lungo e in largo in cui per certi aspetti mi hai fatto da padre e lasci un vuoto incolmabile, per la tua famiglia, le tue figlie ed i tuoi nipoti, ma anche per tutti i ragazzi grandi e piccoli della Libertas Scicli che a te si erano affidati non solo come allenatore, ma anche come genitore, sostenitore, educatore, psicologo e tanto altro... perché tu sei sempre stato tutto ciò per tutti gli atleti che allenavi!".
Cordoglio anche da parte del sindaco di Scicli Mario Marino che lo ricorda così: “Nello sport si vince e si perde. Oggi lo sport e Scicli hanno perso. Abbiamo perso uno dei maggiori promotori dello sport sciclitano, della vita sana e della socializzazione. Ogni sportivo è un educatore, un maestro di vita, e Franco Ruscica era l’esempio dello sport sano e pulito. La determinazione, la costanza, la correttezza, l’altruismo e l’abnegazione verso i giovani lo hanno sempre contraddistinto. Oggi ci lascia un bagaglio sportivo e dei sani principi che ognuno di noi deve custodire gelosamente e farne tesoro come principi sportivi e di vita. Grazie Franco".
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