È partito il conto alla rovescia per l'inizio del campionato di basket di serie B, ma i problemi legati alla diffusione del coronavirus si fanno sentire anche nel mondo cestistico. Rinvii e nuove disposizioni si susseguono in queste ultime settimane senza sosta e questo crea incertezza nella stagione che ancora deve vedere gli albori. Le società di pallacanestro chiedono alla lega e alla federazione nonché allo Stato aiuti concreti o soluzioni da mettere in atto. Anche la Virtus Kleb Ragusa si sta impegnando a garantire l’inizio del campionato a giocatori e staff ma soprattutto ai propri tifosi non con pochi sforzi. "Negli ultimi giorni assistiamo ad un bailamme di notizie – afferma la presidente della società Sabrina Sabbatini - e più spesso indiscrezioni, provenienti da ogni dove. Siamo 64 squadre in serie B, facciamo una massa critica non da poco, non possiamo perdere questo “vantaggio”, sprecarlo in esternazioni dissociate e frammentarie che mettono in risalto più i diverbi che i pensieri comuni. I giocatori di serie A1, A2 e B sono giovani che hanno fatto di questo gioco il loro mestiere e la loro sopravvivenza. Fermare completamente i giocatori, per mesi, produce danni fisici e psichici non indifferenti e non sempre recuperabili". La società ragusana sta mettendo in campo delle proposte: partite in chiaro in tv, incentivare le sponsorizzazioni offrendo alle aziende possibilità di visibilità. "La possibilità di offrire uno spettacolo non più dal vivo ma via cavo è una possibilità che va colta e sfruttata ed è anche questo un impegno verso gli appassionati di sport e, ripeto, verso gli stessi giocatori. Dobbiamo cambiare prospettiva – conclude Sabbatini - impegnarci di più e su più fronti, ma fermarci no, sarebbe peggiorativo per tutti e sarebbe in conflitto con gli impegni assunti con il cuore".