RAGUSA. Il passaggio di consegne è cosa fatta. Il nuovo presidente dell’Eirene è Davide Passalacqua, 37 anni, fratello dell’uscente Gianstefano. Un avvicendamento in famiglia per dare continuità al progetto, visto che Gianstefano ha assunto la carica di delegato provinciale del Coni. Il nuovo presidente lavora nell’azienda di famiglia dal 2000 e conosce già la realtà del basket femminile, avendo rivestito negli ultimi anni il ruolo di vice-presidente. L’esordio da numero uno biancoverde avverrà domani, quando la Passalacqua ospiterà al PalaMinardi la Techedge Broni per la seconda giornata del campionato di A-1 femminile: palla a due alle 18, arbitrano Dori, Sartori e Ferrara. La settimana turbolenta a livello societario, ha permesso alla squadra di lavorare con serenità. Coach Recupido, dopo la sconfitta nell’Opening Day contro Torino, non vuole più commettere passi falsi. Anche se Broni, giusto una settimana fa, si è sbarazzata di Lucca, campione d’Italia in carica, con una prestazione superba. Abile e arruolata il neo arrivo Dearica Hamby, reduce da una maternità ma anche da un’ottima seconda parte di stagione nella Wnba con le San Antonio Stars. Il centro biancoverde ha pochi allenamenti nelle gambe, ma andrà subito a referto. In questo pre-campionato, infatti, Ragusa ha sofferto il deficit sotto canestro. «Non vedo l’ora di iniziare – ha detto la lunga americana – conosco già alcune delle mie compagne, come Astou Ndour, e so che tutte insieme possiamo fare bene». La sconfitta contro Torino ha evidenziato alcune criticità nel gioco e nella testa dell’Eirene, che non è ancora capace di supportare 40’ di grande intensità offensiva e difensiva. Recupido si aspetta una risposta delle italiane Consolini e Gorini, che hanno deluso le aspettative all’esordio. Anche Ndour deve crescere sotto il profilo atletico. La chimica di squadra dovrà emergere in partita, dato che ci sarà poco spazio per allenarsi: dopo il match con Broni, la Passalacqua volerà in Ungheria dove mercoledì prossimo sfiderà alle 18 il Ksc Skekszard nel primo match di Eurocup. Il tour de force andrà avanti fino al 4 novembre: nove gare in venticinque giorni rischiano di essere una trappola mortale per una formazione che deve ancora imparare a conoscersi.