RAGUSA. Trentadue due punti di distacco la Passalacqua Ragusa contro Schio non li aveva rimediati mai nelle sette precedenti sconfitte. Aveva mollato solo lo scorso anno nella prima gara di play off in terra veneta per poi vincere quella successiva. In quella occasione - come questa volta - il coach Nino Molino aveva detto di avere mollato per pensare alla gara successiva. In casa delle biancoverdi si spera nel bis perchà digerire il -32 (82-50) è davvero difficile. Gorini e socie sono rimaste in gara solo per 14 minuti.
In casa ragusana si sdrammatiza e si pensa alla gara di oggi alle 18 con un motto: «Forte non è chi non cade mai, ma chi cadendo riesce a rialzarsi». È una sconfitta che può e deve essere superata al meglio quella della Passalacqua che nulla ha potuto al PalaCampagnola di Schio nella prima gara della serie che assegnerà lo scudetto. Una prestazione esemplare delle padrone di casa che non hanno sbagliato praticamente nulla mentre molto di più deve essere fatto dalla squadra di Nino Molino che ha giocato alla pari di Sottana e compagne soltanto per i primi 10 minuti, per poi subire il break delle orange, risultato decisivo, nella seconda frazione.
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