VITTORIA. Quattro a zero è il risultato finale tra Vittoria e Viagrande. Un risultato che descrive, in qualche modo, ciò che è accaduto nel terreno di gioco. In campo c'era una squadra, il Viagrande, che lotta per la salvezza e che, grazie al successo di ieri, sale a 30 punti. Il Vittoria, invece, resta a quota 26, dopo la quarta sconfitta consecutiva e si allontana ancora dalla vetta: dopo l'esonero di Giovanni Campanella, era arrivato il romano Giovanni De Leo. Ma anche De Leo, sabato mattina, ha fatto dietro front. Al suo posto potrebbe arrivare Seby Catania. Il lentinese ieri era in tribuna ad osservare i giocatori, in panchina è andato l'allenatore della formazione juniores, Alessandro Russo. In campo, c'erano cinque juniores. Altri otto atleti erano stati tesserati sabato: alcuni hanno giocato, altri sono rimasti in panchina. «Non si può commentare una gara come questa - afferma Russo - i ragazzi hanno fatto il possibile. Non posso rimproverare nulla. In campo c'era una squadra fatta di ragazzi e di giocatori appena arrivati, che non conoscevo e che non si conoscevano tra loro. Abbiamo giocato per salvare l'onore del Vittoria. Ora torno alla mia juniores». L'allenatore in seconda del Viagrande, Mario Sanginisi, in panchina al posto dello squalificato Buttò, aggiunge: «Non abbiamo giocato, purtroppo, contro il vero Vittoria. Ci hanno messo in difficoltà per 15 minuti, poi non c'è stata partita. Gare come questa, purtroppo, falsano i campionati». Seby Catania ha confermato di essere ad un passo dall'accordo con il Vittoria. «Il presidente Barravecchia mi ha chiamato sabato, sono qui solo da 24 ore. Vittoria è una grande piazza, un grande onore per me. Cercheremo i giocatori per completare l'organico. Sappiamo la difficoltà di farlo in questa fase del campionato, in cui è possibile tesserare solo giocatori svincolati». Catania ha visto la partita: alcuni tra questi giocatori potranno far parte del nuovo Vittoria? «Alcuni certamente sì. Ma la squadra deve essere completata con altri giocatori». Ma proprio sui nuovi giocatori si è consumata la rottura tra Barravecchia e l'allenatore che era stato designato prima, Giovanni De Leo: «I giocatori promessi non sono arrivati - spiega De Leo - sono una persona seria, non posso prendere in giro la città. Per rispetto di Vittoria e dei tifosi, non ho accettato. Non venivo per soldi, ma per onorare il blasone del Vittoria». Il presidente Salvatore Barravecchhia aggiunge: «Il Vittoria non muore, completeremo il campionato. Ci sono otto nuovi giocatori, tutti confermati. In settimana ne arriveranno altri sei». Barravecchia risponde alle critiche di La Mattina, che aveva parlato di «gestione con mentalità avventuriera, giunta al capolinea» e si era detto disponibile a rilevare il Vittoria. «Io non sono al capolinea, completerò la stagione. Lui invece ha portato il Vittoria dalla serie C alla radiazione». La Mattina replica stizzito: «Barravecchia dice cose non vere. Io non ero al Vittoria ai tempi della serie C: i dirigenti erano altri. Io, invece, ho rimesso in corsa il Vittoria per ben tre volte. Spero di poterlo fare anche ora».