RAGUSA. L'Asp di Ragusa con il manager Maurizio Aricò, il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Francesco Blangiardi, ed il direttore della Rianimazione dell'ospedale Civile, Luigi Rabito, richiama alla vaccinazione antinfluenzale avvertendo che ”il picco dell'influenza in provincia di Ragusa dovrebbe essere tra la fine di febbraio ed i primi di marzo”. Blangiardi ha sottolineato il calo della vaccinazione per gli effetti mediatici dei mesi scorsi. «In provincia di Ragusa tra gli ultrasessantacinquenni ed i pazienti con patologie a rischio abbiamo avuto un calo del 7% rispetto allo scorso anno, cioè si è passati dal 64% al 57%. Ancora più cospicua la diminuzione dei vaccini nei bambini da 0 a 4 anni dove il calo è dell'80%. Si è passati da 500 a 100 vaccinati. Ancora si è in tempo per vaccinarsi ed è importante farlo - ha aggiunto Blangiardi - anche perché una forma di prevenzione efficace. I ceppi che oggi riscontriamo sono H3N2 e H1N1, cioè quello che negli anni passati ha fatto allarmare la popolazione». IL dottor Blangiardi ha anche ricordato che è possibile vaccinarsi per la polmonite con il vaccino antipneumococco che previene da 13 forme di polmonite e che si somministra una sola volta nella vita. A rafforzare l'utilità della vaccinazione il primario della Rianimazione Luigi Rabito il quale ha dettagliatamente ha fornito cifre allarmanti: «Quattro ricoveri, nelle ultime settimane, per grave insufficienza respiratoria. Una donna di circa novant'anni, purtroppo deceduta, e altri tre uomini di cui due senza patologie collaterali di 45 e 56 anni. Uno di questi è stato trasferito, a seguito del posizionamento dell'Ecmo - tecnica di supporto alle funzioni vitali che grazie alla circolazione extracorporea, permette di mantenere il cuore e/o i polmoni a riposo, consentendo così il loro recupero funzionale - all'Ismett di Palermo. La situazione è allarmante e se ne dovrebbe parlare di più. Anche perché l'esame sul tampone ha accertato che su tre casi si tratta di influenza H1N1». Dal Ministero della Salute emergono dati preoccupanti che evidenziano come le coperture vaccinali raggiungono il livello più basso degli ultimi dieci anni. In calo sono tutte le vaccinazioni ed in particolare il morbillo, nonostante il 2015 sia il termine fissato dall'Oms per il fare il punto sulla campagna vaccinazioni in Unione Europea.
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