RAGUSA. Sono davvero interessanti i dati emersi nell’indagine dell’Asp con il sistema di sorveglianza Passi (Programmi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) che è durata tre anni e che si esplicitata con delle interviste su un campione rappresentativo di cittadini tra i 18 ed i 69 anni. I dati hanno tenuto conto anche degli screening contro particolari tumori. I programmi di screening colon rettale sono partiti nell’Asp 7 dal 2010 e coinvolgono circa 70530 persone di 50-69 anni. Circa il 13,5% delle persone intervistate nella fascia di 50-69 anni ha riferito di aver effettuato un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali (sangue occulto ogni due anni o colonscopia ogni cinque anni). Il 7,6% ha riferito di aver eseguito la ricerca di sangue occulto negli ultimi due anni. L'adesione è risultata significativamente più elevata nelle persone senza difficoltà economiche. Il 7,2% ha riferito di aver effettuato una colonscopia a scopo preventivo negli ultimi cinque anni. L'adesione è risultata significativamente più elevata nella classe 60-69 anni. All’Asp di Ragusa si è raggiunto un livello di copertura del 24% (45% a livello Nazionale) nella popolazione target. La neoplasia del collo dell'utero, a livello mondiale, rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati all'anno, l'80% dei quali nei Paesi in via di sviluppo. A Ragusa il programma di screening organizzato - avviato dall'anno 2009 - coinvolge circa 85820 donne. Il 60,1% delle donne intervistate di 25-64 anni ha riferito di aver eseguito un test di screening preventivo (Pap test o Hpv test) nel corso degli ultimi tre anni. In particolare l'esecuzione del test di screening nei tempi raccomandati è risultata più alta nelle donne: nella fascia 35-49 anni o con alto livello d'istruzione o senza rilevanti difficoltà economiche o con cittadinanza italiana. Tuttavia, nell'Asp di Ragusa, la copertura al test di screening non raggiunge, ancora, la media nazionale. Il cancro della mammella occupa tra le donne il primo posto in termini di frequenza. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è elevata (circa l'85%) e in aumento nell'ultimo decennio. I programmi di screening, nell’Asp, coinvolgono circa 36720 donne di 50-69 anni.