La Corte dei conti, con sentenza depositata il 17 maggio scorso, ha condannato il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna e parte dei componenti della giunta dell’epoca a risarcire il Comune di Pozzallo per 122 mila euro circa. La Procura generale presso la sezione giurisdizionale della Corte aveva chiamato a giudizio oltre al sindaco altre sette persone. Il danno traeva origine dalla segnalazione per un indebito pagamento del trattamento di ferie non goduto a favore dell’allora comandante della polizia municipale.
Nella sentenza si legge che «dall’attività istruttoria emergevano gravi irregolarità nella gestione del rapporto tra il comune di Pozzallo e il comandante della polizia locale, al quale veniva conferito l’incarico in assenza dei relativi presupposti, dal 11 luglio 2017 al 19 marzo del 2019, essendo lo stesso comandante già indagato per una vicenda di peculato presso il comune di Pachino». Inoltre, i giudici precisano ancora «che il comune non poteva coprire il posto di responsabile dei servizi con contratto a tempo determinato e che l’assunzione di dirigenti fosse vietata in quanto il comune non avendo approvato il conto consuntivo del 2017, non avrebbe potuto procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo». Ammatuna commenta: «Pur di fare funzionare il Comune, si può anche essere costretti a pagare».
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