Assemblea di lavoratori, sindacati e forze politiche, ad Acate, sette mesi dopo la scomparsa di Daouda Diane, l’ivoriano di cui non si hanno più notizie dal 2 luglio scorso. L’assemblea è stata organizzata dal sindacato Usb Ragusa, dall’associazione culturale Controvento e da Rifondazione comunista. Hanno partecipato il Comitato No Muos, la Federazione degli anarchici, il Cub (Confederazione unitaria di base), il Comitato terre pulite, Unione popolare e il sindaco di Acate, Giovanni Di Natale. «Chi tocca uno tocca tutti. Contro lo sfruttamento lavorativo. Verità e giustizia per Daouda», è il tema dell’incontro. «Oggi sappiamo che le indagini hanno fatto dei passi avanti, con l’iscrizione nel registro degli indagati di alcune persone - ha detto Michele Mililli, rappresentante provinciale Usb - Non ci fermeremo finché non avremo una verità sulla sorte del nostro amico Daouda. Intanto, avviamo un’azione per far sì che vengano garantiti i diritti di chi lavora nella Fascia trasformata, per evitare ogni sfruttamento». Mililli ha annunciato la creazione di una rete e di un tavolo in prefettura per il contrasto al caporalato e ha chiesto di prenderne parte. Inoltre sollecito maggiori controlli sulle condizioni di lavoro: oggi a Ragusa c'è un solo ispettore del lavoro. Il sindaco Giovanni Di Natale ha annunciato l’apertura di uno sportello informativo a Marina di Acate e si attiverà un pulmino per risolvere il problema dei trasporti. A Marina di Acate servirebbe anche una scuola materna e il Provveditorato non ne ha ancora garantito l’istituzione duratura. I migranti hanno chiesto dei corsi per la lingua italiana e il Comune di attivare i corsi del Cpa, che erano stati sospesi per il Covid. Il tavolo permanente istituito oggi si riunirà con cadenza periodica e continueranno le assemblee dei lavoratori immigrati per chiedere «giustizia per Daouda».