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Canicattini Bagni, l'ex sindaco Amenta condannato a risarcire il Comune: 45 mila euro

Contestata all'attuale presidente del Consiglio la reiterazione di un incarico da addetto stampa senza giustificazione

Paolo Amenta

La Corte dei Conti ha confermato nel giudizio di appello la condanna dell’ex sindaco di Canicattini Bagni Paolo Amenta. L’ex sindaco e attuale presidente del Consiglio comunale è stato condannato a risarcire un danno erariale di oltre 45 mila euro, più rivalutazione e spese legali, derivante dall’illegittimo conferimento di un incarico di esperto a Gaetano Guzzardo, utilizzato dal Comune come addetto stampa.

Il giudizio di appello, secondo quanto rendono noto i consiglieri di opposizione di «Insieme per Cambiare», ribadisce la «connotazione gravemente colposa della condotta del sindaco Amenta», ritenuto colpevole di avere violato la normativa vigente, facendo ricorso «alle prestazioni di un soggetto la cui esperienza nello specifico profilo oggetto di incarico risulta accumulata proprio per effetto di pregressi incarichi, parimenti illegittimi, conferiti dalla stessa amministrazione». La colpa grave si configura, secondo la Corte, nella «reiterazione nel tempo del comportamento illegittimo ed antigiuridico», dato che l’incarico è stato rinnovato per anni, senza giustificare la scelta e senza trasmettere all’organo consiliare la prescritta relazione annuale sull’attività svolta.

La Corte ha rilevato che nella condotta del sindaco Amenta si sono ravvisati «reiterati provvedimenti di disinvolto conferimento di incarichi ingiustificati» in favore dell’addetto stampa, «in palese violazione del divieto di rinnovo e dell’obbligo di verificare il rispetto del tetto di spesa pertinente». Peraltro, non è mai stato correttamente motivato il conferimento di incarichi ad un soggetto sprovvisto di laurea. I giudici contabili hanno pertanto ritenuto che i compensi pagati a Guzzardo sono indebito oggettivo e fonte di danno per il Comune di Canicattini Bagni.

I consiglieri di «Insieme per Cambiare» contestano all’ex sindaco di avere voluto la figura dell’addetto stampa «principalmente per la propria visibilità a danno delle tasche dei cittadini» e ne chiedono le dimissioni da presidente del Consiglio comunale. Amenta è anche vicepresidente dell'Anci Sicilia, l'associazione dei Comuni guidata nell'isola dal presidente Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.

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