Una due giorni dedicata alla politica si terrà a Ragusa, il 15 e 16 novembre, nell'auditorium della Camera di Commercio. In programma diversi appuntamenti durante i quali, docenti e studiosi della politica, presenteranno i loro volumi e dialogheranno con il pubblico. S'inizierà venerdì 15 novembre alle 17, con la presentazione dell'iniziativa coordinata da Giorgio Massari. Alle 17,30, il professore Paolo Pombeni, docente emerito di Scienze politiche all'Università di Bologna, e autore di diversi saggi, tra cui quelli su De Gasperi e Dossetti, presenterà il libro 'La buona politica'. Un'occasione non solo per constatare come essa sia oggi “in un pozzo di discredito”, ma soprattutto per rivendicare una “funzione alta della politica, come arte del possibile, i cui capisaldi sono il riconoscimento della propria collocazione in una 'comunità di festini' e l'elaborazione di un 'patto che ci lega'”. Alle 18,45 Tiziana Noce, docente di storia contemporanea all'Università della Calabria, presenterà il libro 'Donne di fede. Le democristiane della secolarizzazione'. L'esperienza di Tina Anselmi, Franca Falucci, Maria Eletta Martino. Sono solo alcune delle tante democratiche protagoniste della storia della politica della Repubblica, convinte che la missione della classe dirigente cattolica fosse la costruzione di una società animata dai valori cristiani. Alle 20 sarà la volta di Francesco Filippi, Storico della mentalità e formatore. Presenterà il libro 'Mussolini ha fatto anche cose buone'. Un libro che offre “strumenti per difendersi dal rigurgito nostalgico che sta montando dentro e fuori il chiacchiericcio sguaiato dei social”. Alle 21,15 la presentazione del volume 'La Lega di Salvini', di Gianluca Passarelli e Dario Tuorto. Si riprenderà sabato 16 novembre, alle 17, con il volume 'Il municipalismo di Luigi Sturzo', curato da Nicola Antonetti (presidente dell'Istituto 'Luigi Sturzo' di Roma e docente all'Università di Parma) e Massimo Naro (docente di teologia sistematica alla Facoltà Teologica di Sicilia). Alle 18,15 Piero Ignazi, docente di Politica comparata all'Università di Bologna, parlerà del proprio libro dal titolo 'Partiti e democrazia', che risale “alle radici profonde della debole legittimazione dei partiti nella nostra società”. Alle 19,30 un altro interessante volume, di Chiara Tintori e del gesuita Bartolomeo Sorge, dal titolo 'Perché il popolo fa male al popolo?'. Attraverso le domande di Chiara Tintori, padre Sorge denuncia la superficialità con cui l'attuale politica affronta problemi complessi come l'immigrazione, la povertà, e la disoccupazione. L'antidoto al populismo è, per i due autori, un 'popolarismo moderno', certamente ancora ispirato all'Appello ai liberi e forti di don Sturzo. Alle 20,45, il volume di Leonardo Morlino e di Francesco Raniolo (il primo docente all'Luiss il secondo all'Università della Calabria) dal titolo: 'Come la crisi cambia le democrazie'. Alle 22, la tavola rotonda con tutti gli autori dal titolo: 'Un futuro per l'Italia: tra identità in cerca di partiti e partiti in cerca di identità'. “La notte bianca della politica – spiega Giorgio Massari - è il numero zero di un progetto culturale che attraverso la presentazione di libri di autori di rilevanza nazionale ed internazionale, vuole ridare dignità alla politica, portandola fuori dalla palude di ideoligismi a buon mercato e dal discredito crescente, offrendo uno spazio per conoscerla e cambiarla”. Massari aggiunge: “La notte bianca della politica vuole caratterizzarsi per l’esclusiva focalizzazione su libri di politica anche se questa viene intesa in senso lato, nella convinzione, che esista oggi in Italia una domanda di informazione colta e fondata sui fatti relativa alle istituzioni, ai soggetti (partiti e movimenti, anzitutto), alle idee, ai progetti e ai valori della costituzione, e allo stesso tempo esista la necessità di far crescere e formare in termini di cultura democratica e di civismo le nostre comunità, a partire proprio dal Mezzogiorno. Al tempo in cui gli uomini e le donne del tempo presente sembrano prigionieri di una cultura individualista, chiusi in relazioni autistiche nel web, sopraffatti dalla diffidenza reciproca , tornare a pensare insieme il bene comune di una comunità, a pensarsi come comunità di destini, a rimettere al centro il pensiero, il ragionamento e lo sforzo per una lettura critica della realtà, è un fatto veramente sfidante e rivoluzionario, è la via per tornare a coltivare l’umanità dell’uomo e di ogni uomo”. E conclude: “La notte bianca della politica vuole aiutare questo processo attivando nelle nostre comunità il confronto con studiosi della politica, docenti di varie università italiane, che presentando i loro libri ci aiuteranno a comprendere i meccanismi ed il pensiero della politica, a riflettere sulla democrazia e sui valori della nostra costituzione. Una grande sfida, un buona opportunità per la nostra comunità”.