Da vicesindaco grillino a dirigente locale leghista. Il «salto» di Massimo Iannucci dopo la rottura con il Movimento di Beppe Grillo che, su input della deputata Stefania Campo, non lo ha voluto candidare a sindaco, al posto dell'uscente Federico Piccitto.
Era stato proprio l'ex primo cittadino a indicarlo come suo successore, ma Campo e il suo «gruppo» hanno imposto il diktat: Iannucci fuori. Il vice sindaco uscente, però, non ha gradito, e – pur rimanendo al suo posto fino alla fine – ha sostenuto la candidatura di Peppe Cassì, contro Antonio Tringali (5 Stelle) sconfitto al ballottaggio. Ora la nuova tappa del suo percorso politico.
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