«Il provvedimento che ha colpito la città di Vittoria? Somma ingiustizia e abuso infondato». Lo dice l’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia (Pd) dopo la decisione del Cdm di sciogliere per mafia il Comune di Vittoria. Sotto la lente di ingrandimento della commissione prefettizia è finita anche l’amministrazione da lui guidata dal 2011 al 2016.
«Alla fine si è concretizzata - aggiunge Nicosia - quella che sin dall’inizio è apparsa come la cronaca di una morte annunciata. Un provvedimento che si attendeva e che purtroppo non meraviglia, considerate le forze e le prepotenze che si sono saldate per realizzarlo, ma che amareggia nonostante fosse ormai da tempo annunciato, per la grave ingiustizia che viene perpetrata nei confronti di una città che meriterebbe aiuti ed attenzioni istituzionali e continua ad essere invece colpita e avversata. Un provvedimento talmente, infondato, iniquo, ed immeritato da risultare però ancora più infamante per quanti lo hanno commissionato, confezionato e realizzato».
«Possiamo dire a fronte alta e senza tema di smentite che, al contrario di ciò che è stato politicamente deciso da questo governo, io e le decine di amministratori e funzionari che hanno collaborato con me abbiamo operato all’insegna della legalità - sostiene - e siamo stati il principale presidio ed argine contro la criminalità e siamo stati i principali collaboratori ed estimatori delle forze dell’ordine. E non esiste un atto amministrativo che possa dirsi sfiorato dalla criminalità. E non vi è mai stata alcuna corruzione né politica, né elettorale, né economica».
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