RAGUSA. Caos nell'aula consiliare sulla vicenda degli asili nido. La seduta di giovedì sera è stata sospesa per la protesta del personale della cooperativa che attualmente ha in gestione due strutture comunali. Ma a puntare il dito contro l'amministrazione comunale sono anche i dipendenti dello stesso ente di Palazzo dell'Aquila che, da settembre, dovranno occuparsi dei bimbi dei due nido che non saranno più gestiti da coop esterne.
Urla, lamentele e la necessità di chiudere anzitempo la seduta. La questione è legata ai fondi europei «Pac», il cosiddetto Progetto di azione e coesione.
Fino a luglio i fondi ci sono ancora per chiudere il biennio di gestione esterna del servizio, ma dal primo settembre il Comune ha deciso di riprendere in mano i due nido affidati all'esterno. Non per rilievo sulla gestione, almeno nessuna lamentela è mai venuta fuori in tal senso, ma per il mancato rinnovo dei fondi.
Mancanza di soldi che ha costretto il Comune, dal primo aprile, a ridurre notevolmente anche il numero degli anziani inseriti nei progetti di assistenza domiciliare.
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