VITTORIA. Il suo laboratorio d'analisi è stato il primo a sorgere a Vittoria, 50 anni fa, aperto dal padre. Ora dopo aver ottenuto di operare in convenzione con l'Asp di Ragusa un anno fa, rischia di chiudere perchè un recente decreto regionale assessoriale obbliga ad aggregarsi agli altri laboratori se nel corso del 2016 non siano state raggiunte centomila prestazioni.
Una beffa per Angelo D'Errico, titolare dell'omonimo laboratorio di analisi, che ha proseguito l'attività del padre Melchiorre, iniziata 50 anni fa. Una penalizzazione che butterebbe sul lastrico la sua famiglia. Così Angelo D'Errico, insieme alla moglie Mary Assenza da anni impegnata nel volontariato sociale (gestisce un centro per bambini poveri in uno dei quartieri più degradati di Vittoria) e ai 4 figli, ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per denunciare quella che lui ritiene un'ingiustizia.
«Le norme sono giuste se difendono i diritti dei deboli - denuncia Mary Assenza - ingiuste se rafforzano il sopruso dei forti. Non si può negare il diritto al lavoro a mio marito che lo persegue con dedizione e passione soprattutto nella prospettiva di offrire un futuro ai suoi 4 figli. Per una città di più di 60 mila abitanti non possono esserci solo due laboratori d'analisi convenzionati che sono oberati di lavoro costringendo i pazienti ad interminabili file e liste d'attesa mentre la nostra struttura deve essere chiusa perchè non ha raggiunto il 'tettò delle centomila prestazioni in un anno. Tutto ciò è iniquo e insopportabile sul piano etico. Mi auguro che il presidente Mattarella ci sostenga in questa battaglia di speranza e di annullamento dei monopoli».
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