RAGUSA. Il voto trasversale di grillini (eccetto Dario Fornaro e Salvo Dipasquale), Insieme e Pd (si è smarcato solo Giorgio Massari) con cui è stato stravolto il piano della giunta per l'impiego dei quasi 500mila euro della tassa di soggiorno si trasforma nell'ennesima ghiotta occasione per i dissidenti 5 stelle. Il cosiddetto secondo meetup (sconfessato sia da Grillo che dai vertici regionali) è espressione in modo preponderante di qualche assessore «licenziato» da Piccitto. È proprio sul sindaco e l'assessore Stefano Martorana che il gruppo «scarica» la responsabilità di questo voto da tanti visto come un inciucio. La tesi di Conti (che con Martorana non intratteneva buoni rapporti in senso alla giunta) e degli altri di Ragusa Attiva 5 stelle è questa: il sindaco non ha sostituito Stefano Martorana e quindi il voto di qualche giorno fa è quasi una naturale conseguenza. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI RAGUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE