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Chiaramonte, non passa la sfiducia a Battaglia

CHIARAMONTE GULFI. Paolo Battaglia resta al suo posto. Il presidente del consiglio comunale di Chiaramonte «supera» lo scoglio della sfiducia che era stata proposta dai consiglieri di «Cambiare per crescere». Sette consiglieri votano per la sua decadenza, quattro (compreso il presidente) votano per la conferma. I due consiglieri del Pd, Occhipinti e Cutello, abbandonano la seduta, criticando sia l' operato del presidente, sia quello di coloro che ne hanno proposto la decadenza. Il «quorum» non è stato raggiunto.

La "mozione di sfiducia" era stata proposta dai consiglieri che appog giano la giunta che non hanno accettato la decisione del presidente di convocare la seduta per l' approvazione del bilancio per il 4 gennaio, 43 giorni dopo l' approvazione del bilancio in giunta. In aula, il segretario comunale Giampiero Bella, ha chiarito le leggi vigenti ed ha spiegato che non esiste nessuna norma che prevede il termine di 20 giorni, a partire dal deposito del parere dei revisori dei conti, per la convocazione del consiglio.

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