CHIARAMONTE GULFI. Dovrà approdare in aula entro il tre gennaio la richiesta di revoca del presidente del consiglio comunale di Chiaramonte Gulfi, Paolo Battaglia. La cosidetta «mozione di sfiducia» è stata presentata, il 23 dicembre, dai sette consiglieri di «Cambiare per crescere», il gruppo politico che sostiene (in minoranza) la giunta presieduta dal sindaco, Vittorio Fornaro. I consiglieri contestano l’operato di Battaglia che ha convocato per il 4 gennaio la seduta del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione. A loro parere, in questo modo si avranno gravi danni erariali per l’ente.
Le transazioni stipulate dal comune dovrebbero essere riformulate; alcune somme non pagate si tradurranno in debiti fuori bilancio; non si potranno pagare i compensi per venti persone che espletano alcuni servizi (tra cui l’assistenza sui pulmini scolastici) in cambio del contributo del comune. Una conferenza di servizio, con il dirigente del settore finanziario ed i revisori dei conti, cui però Battaglia non ha partecipato, ha messo nero su bianco le conseguenze per l’ente. La revoca del presidente, però, difficilmente andrà in porto.
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