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Ragusa, scontro tra sindaco e 5 Stelle

RAGUSA. Il braccio di ferro tra sindaco e consiglieri pentastellati rischia di cronicizzarsi. Nuovamente ieri gli esponenti grillini hanno manifestato il profondo malumore, anche se nessuno – ufficialmente – dichiara nulla. Ma il silenzio esprime, è proprio il caso di dirlo, più di mille parole. Ieri in programma la seduta del consiglio comunale con all'ordine del giorno, al primo punto, il nuovo bando per la raccolta dei rifiuti.

Al momento dell'appello, però, in aula i presenti erano soltanto quindici (inclusi i due esponenti di Partecipiamo). L'opposizione ha preferito rimanere fuori, lasciando la «patata bollente» a una maggioranza sempre più determina a «ricordare» al sindaco che i consiglieri non sono soltanto manine messe lì per votare «sì» agli atti della giunta. Il presidente del consiglio comunale, Giovanni Iacono, si è visto costretto a rimandare la seduta di un'ora, quando i consiglieri pentastellati «ritardatari» sono arrivati a Palazzo dell'Aquila. Federico Piccitto, come in realtà accade quasi sempre, in aula non si è presentato, impegnato in altre iniziative come suggeriva qualcuno tra i corridoi della segreteria. Ma la sua assenza, per un atto così importante, non è passata inosservata. Elisa Marino ha parlato di “sindaco fantasma”, proprio per la cronica assenza in aula.

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