RAGUSA. L'assessore alla Cultura e alla Pubblica istruzione del comune di Ragusa, Stefania Campo, ha rassegnato le dimissioni dalla carica dopo che le opposizioni consiliari le avevano chiesto chiarimenti in aula a proposito dell'assunzione di suo marito da parte di una cooperativa che gestisce la lettura dei contatori dell'acqua per conto del comune di Ragusa. L'assessore - che fa parte della giunta guidata da Federico Piccitto del Movimento 5 Stelle - secondo l'opposizione avrebbe fatto pressioni sulla cooperativa per far assumere il marito. Dopo un confronto interno, Stefania Campo ha rimesso il mandato e il sindaco ha preso ad interim le deleghe dell'assessore. L'assessore Campo in una lettera aperta ai cittadini parla di «totale infondatezza e strumentalità delle accuse» che le sono state mosse e nega di aver fatto pressioni «per l'assunzione di mio marito nella società aggiudicataria dell'appalto per le letture idriche del comune di Ragusa. Non vi è mai stata nessuna mia ingerenza in materia e la notizia pubblicata da un giornale e poi ripresa da altre testate è falsa e tendenziosa». «Mio marito - aggiunge - svolge l'incarico di letturista per il comune di Ragusa già da prima che io assumessi la mia attuale carica pubblica e cioè dal novembre 2012. Nel 2014, quando la gara di appalto venne vinta da un'altra ditta, mio marito è stato assunto per una ovvia ragione: il bando pubblico prevedeva che la ditta subentrante assumesse il personale già addetto al servizio precedentemente». «Vi confido - conclude la lettera - che mi sono chiesta la ragione di tanto astio ingiustificato nei miei confronti. Probabilmente l'ex datore di lavoro di mio marito nutre dei sentimenti di rancore nei suoi confronti per un recente decreto ingiuntivo chiesto dal mio coniuge ai suoi danni, in ragione del mancato pagamento dello stipendio relativo all'ultima mensilità».