VITTORIA. Un post su Facebook lancia accuse e sospetti sul senatore Mario Giarrusso, componente della commissione nazionale antimafia. Il post proviene da Vittoria: l'autore è un attivista del movimento che accampa i sospetti e chiede di accertare.
Scatta la reazione del gruppo che tiene un'assemblea, poi si redige un documento con cui si segnala l'accaduto al direttivo nazionale. Nella «segnalazione» ci sarebbero dieci nomi: l'autore del post incriminato e altre nove persone, segnalate perché dopo lo «sfiducia day» nell'ottobre 2014, criticarono le parole di Grillo sulla mafia e la sua morale.
Da giorni in città si parla di «epurazioni». «Nulla di tutto ciò - rispondono i grillini - abbiamo segnalato quanto accade al blog nazionale. Saranno loro a decidere». «Noi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione di espulsione - esclama Irene Nicosia, che pare sia nel numero dei "segnalati" - Capisco che si segnali un post anomalo, scritto da una persona, ma cosa ben diversa è segnalare chi, un anno fa, ha dissentito dalle parole di Grillo. C'è libertà di opinione o no?» Intanto di parla di denunce che lo stesso Giarrusso avrebbe già presentato, insieme al giornalista Paolo Borrometi, anch'egli coinvolto nel post «incriminato». Intanto, i grillini hanno tenuto ieri un'assemblea e spiegano in un comunicato perché si è deciso di «segnalare» al direttivo nazionale i dieci nomi.
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