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Due senatrici Pd: "Azioni contro il caporalato nel Ragusano"

Secondo le parlamentari serve «collaborazione tra Uffici centrali ed Uffici e Amministazioni locali»

RAGUSA. «Avviare progetti concreti e duraturi tramite cui debellare quegli episodi di abuso e di sfruttamento sessuale nei confronti delle lavoratrici straniere, soprattutto romene, nel distretto ortofrutticolo ragusano, è una priorità  ed è la risposta più adatta a contrastare la marginalità sociale». Lo affermano le senatrici del Pd Venera Padua, e Valeria Fedeli, dopo l'incontro di ieri tra il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, e il capo dipartimento per le Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri, Ermenegilda Siniscalchi, sul contrasto allo sfruttamento della manodopera straniera femminile nel settore agricolo.

Secondo le parlamentari serve «collaborazione tra Uffici centrali ed Uffici e Amministazioni locali». «La realizzazione - aggiungono - di un servizio sperimentale di presidio sanitario mobile con compiti di supporto psicologico e sanitario, e quella di un centro polifunzionale con funzioni assistenza linguistica, sanitaria e ludico-ricreativa, sono prospettive reali con cui rispondere ai gravi episodi di schiavismo sessuale». «L'incontro di ieri - concludono - lascia sperare che gli sforzi delle Istituzioni possano portare, nel minor tempo possibile, all'esecuzione di questi progetti di intervento, per il bene delle persone coinvolte e per l'esigenza di un rapido ripristino della legalità e della dignità umana».

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