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Minacce al sindaco di Comiso, Campailla torna libero

Per lui solo l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Il pm aveva chiesto la misusa cautelare in carcere

COMISO. È stato rimesso in libertà, con il solo obbligo di firma alla polizia giudiziaria, Mario Campailla, 53 anni, arrestato per aver minacciato di morte il sindaco di Comiso, Filippo Spataro e i suoi collaboratori. Alla base della minaccia la decisione del Comune di installare un palco per gli intrattenimenti musicali in piazza Fonte Diana davanti al bar gestito dalla compagna di Campailla. Le manette erano scattate per inosservanza agli obblighi di sorveglianza speciale. Tra le prescrizioni, infatti, è prevista anche quella di non commettere reato e Campailla - secondo la polizia di Stato che lo aveva arrestato - ne aveva commessi due: le minacce al sindaco e la violenza privata ai danni dei dipendenti dell’impresa incaricata di montare il palco.

Il provvedimento di scarcerazione è stato disposto dal gip del Tribunale Andrea Reale, dopo avere sciolto la riserva, ieri alle 17, dopo avere convalidato l’arresto. In sede di interrogario Campailla, difeso dagli avvocati Maurizio Catalano e Marco Giudice, ha detto di avere inveito contro il sindaco in un momento di ira ma di non avere fatto minacce di morte. Il pm Valentina Botti aveva chiesto la convalida dell’arresto e la misusa cautelare in carcere.

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