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Modica, l'appello del sindaco: stop al depotenziamento degli ospedali iblei

Il primo cittadino ritiene che «le nostre strutture hanno tutti i requisiti previsti dalle vigenti normative e non possono essere ulteriormente penalizzate»

MODICA. Un invito accorato rivolto a tutte le Istituzioni locali per dire stop al depotenziamento degli ospedali iblei. E' quello diramato ieri dal sindaco Ignazio Abbate. "Chi ci governa - afferma Abbate - ha deciso di dare l'ultima spinta per annientare definitivamente la sanità di questa provincia. Da troppo tempo assistiamo ad incredibili balletti di responsabilità, proposte, decreti legge che cambiano di continuo, causando tra le Istituzioni locali, regionali e nazionali solo confusione e incertezze".

Da febbraio l'assessorato alla Sanità della Regione ha emanato il piano di riordino delle strutture sanitarie indicando chiaramente l'assegnazione dei nuovi posti letto e ridisegnando così tutto l'assetto ospedaliero della provincia iblea che dovrà essere attuato, secondo il decreto Balduzzi, entro il 31 dicembre 2016.

"Dal 1° gennaio del 2017 la nostra provincia - dice Abbate - sarà sicuramente penalizzata rispetto ad altre con un numero maggiore di abitanti e con rappresentanze politiche più forti. L'assessorato regionale alla Sanità, pur avendo assicurato un livello assistenziale omogeneo con l'aumento del numero dei posti letto in provincia, viene costretta a fare un passo indietro rispetto alle promesse fatte".

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