RAGUSA. Tagli ai costi della politica: -30% rispetto ai 265 mila euro preventivati per sostenere le spese delle commissioni consiliari e del consiglio comunale. Una modifica sostanziale dello statuto comunale che prevede l’accorpamento dei monogruppi consiliari, fissando a due il numero di eletti per la costituzione in aula di un gruppo e la riduzione di un terzo del numero dei componenti delle commissioni introducendo il principio che ogni consigliere può partecipare ad una sola commissione. Il consiglio comunale con 20 voti favorevoli e 7 contrari ha approvato le modifiche. In aula, durante le fasi concitate del voto, non sono mancate le polemiche con i gruppi di minoranza che si sono scagliati contro i loro colleghi del Pd rei di avere “tradito” la linea politica dei gruppi di opposizione. In conferenza stampa, Movimento 5 stelle, Partecipiamo, e il movimento Città, hanno illustrato le modifiche allo statuto definendolo una svolta epocale per la città. «La linea politica del nostro movimento è di opposizione all’amministrazione Piccitto – ha detto il consigliere Carmelo Ialacqua del movimento Città -, ma su questo e altri provvedimenti che vanno nella direzione di razionalizzare le spese e ridurre i costi della politica saremo sempre d’accordo. Abbiamo cercato di adeguare i parametri del consiglio comunale di Ragusa e, in modo particolare delle commissioni, alle altre realtà d’Italia e della Sicilia. A Palermo ci sono 7 consiglieri per commissione, a Catania 11, a Siracusa 9 e Ragusa, caso limite, ben 17. Vogliamo ritornare sui concetti di efficacia e efficienza della macchina amministrativa nell’elaboraziome delle modifiche del regolamento». Ciascuna delle sette commissioni previste dal regolamento in atto ha previsto la presenza di 17 componenti con evidenti difficoltà di gestione.