RAGUSA. Un laboratorio politico culturale per “costruire” una città diversa. Tredici relatori, in una sala convegni della Camera di commercio gremita, per raccontare i dieci mesi di storia del Laboratorio politico 2.0. Si è discusso di economia, industria, artigianato ma anche di cultura, lavoro, sport, turismo, centri storici, ambiente e verde pubblico. Un progetto di condivisione con la città . «Il Laboratorio non è un partito e non è nato in contrapposizione con niente e nessuno - spiega il presidente Claudio Castilletti -; è una fucina di idee, un luogo dove potersi confrontare e progettare la nostra città. La città di Ragusa – aggiunge - ha bisogno di una serie di interventi strutturali affinché possa, nel breve volgere di un lustro, presentarsi agli occhi dei nostri figli una città al passo con i tempi, con un occhio rivolto al progresso, attraverso la valorizzazione dei nostri tesori paesaggistici ed artistici ma, al tempo stesso, una comunità che non rinneghi le sue origini e le sue peculiarità, che sappia trarre linfa ed ispirazione dall’opera dei nostri padri, fatta di bravi ed onesti allevatori e maestri artigiani».
Sonia Migliore, portavoce in consiglio comunale del Laboratorio, ha raccontato le ragioni di questa opposizione. Una politica fatta non di ostruzionismo ma di proposte. «Questo meeting – ha dichiarato Sonia Migliore – è l'atto conclusivo di 10 mesi di lavoro, dopo i quali possiamo presentarvi il nostro manifesto programmatico, il nostro programma, per una politica nuova, per una rinascita di Ragusa, un programma – continua – che vi verrà presentato oggi, in pillole, dai vari relatori. Temi che poi verranno sviluppati nei prossimi mesi in seminari specifici».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia