SCICLI. Aspettando il "giudizio" della Corte dei conti sul nuovo Piano di riequilibrio, presentato per evitare il dissesto, il consiglio comunale sembra essersi ricompattato. Dopo la sequela di dimissioni sulla “questione morale”, la civica assise sta tentando di non affondare nella speranza, assieme all'amministrazione comunale, di evitare lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
«Gli organi di controllo contabile oggi, finalmente - spiega il presidente del consiglio comunale Guglielmo Ferro -, riscontrano sul “dossier Scicli” quelle cose da troppo tempo mancanti e necessarie: una drastica riduzione di spesa strutturale, oltre 5,5 milioni, l'aumento e consolidamento delle entrate condotto non solo attraverso la pressione fiscale, ma anche per mezzo di un sostanzioso recupero di evasione, la radicale revisione e verifica delle poste residue, il recupero della trasparenza dei processi amministrativi, lo sforzo teso a recuperare una tracciabilità compiuta dei meccanismi della spesa passata e corrente ed a ristabilire un codice procedurale, su tale materia, condiviso da tutti gli uffici.
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