RAGUSA. Un pubblico numericamente assai modesto ha accolto, venerdì sera, Massimo D'Alema, a Ragusa nella giornata inaugurale della Festa dell'Unità organizzata dalla segreteria provinciale del Pd. Ai Giardini iblei meno di 200 persone hanno assistito all'intervista all'ex presidente del Consiglio dei Ministri da parte del giornalista Angelo Di Natale.
Temi internazionali in apertura, in particolar modo le gravi crisi che tengono il mondo con il fiato sospeso: Isis, Ucraina ed ebola. Non è mancato il dibattito sulla situazione interna. «L'Italia del 2014 — ha detto D'Alema — è un Paese che fatica a uscire dalla crisi, in cui c'è molta sofferenza ed ingiustizia sociale, in cui è cresciuto il divario tra Nord e Sud. Si continuano a registrare dati negativi, di decrescita del Pil e di calo dell'occupazione. Un Paese che ha bisogno di trovare il suo cammino e di rilanciare le sue energie».
Uno sguardo anche al partito. A chi gli chiedeva un commento sul drastico calo di iscritti, D'Alema ha risposto: «Ci si preoccupa più di organizzare iniziative di corrente che non invece di organizzare il partito. Ci sarà una direzione nazionale lunedì, in cui discuteremo proprio di questo, cercando i rimedi». Ad aprire la serata è stato il sindaco di Giarratana Bartolo Giaquinta. Poi gli interventi di Fausto Raciti e Marco Zambuto, segretario e presidente del Pd regionale. Non potevano mancare i riferimenti alla grave spaccatura all'interno del Pd ibleo. Poche ore prima dell'inizio della manifestazione era arrivata una nota di forte dissenso da parte dei segretario di sette circoli.
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