Protesta dei trattori stamane al porto di Pozzallo, approdo delle navi che trasportano grano trattato col glifosato, erbicida vietato dall’Ue perché sospettato di essere cangerogeno. Questa mattina una nutrita rappresentanza di manifestanti ha preso parte al sit-in «La Sicilia alza la voce» sollecitando «una Europa meno cieca e ottusa e una Meloni meno succube».
«È il quadro che viene fuori analizzando la discrasia che connota la vicenda grano in Italia - dice il portavoce Marcello Guastella - Il costo maggiore che grava sulla produzione di grano è il controllo delle erbe infestanti. È possibile ovviare a questo usando un potente erbicida che di fatto abbatte i costi di produzione in modo considerevole, il glifosato. Ma la nave che scarica il grano al porto di Pozzallo viene dal Canada dove invece l’uso del glifosato è legale. Ci chiediamo come sia possibile bandire l’uso di una sostanza e consentire il consumo di un prodotto che con quella stessa sostanza viene trattato. Chiediamo alla Ue che le nostre produzioni vengano difese e protette dall’importazione selvaggia. Vogliamo difendere le nostre produzioni, ma dobbiamo difendere anche la salute dei consumatori. Una importazione così selvaggia non può essere consentita, chiediamo l’intervento del governo perché i produttori non possono più aspettare ed è necessario fare qualcosa».
Cos'è il glifosato
Il glifosato è l’erbicida più usato a livello mondiale per eliminare le piante indesiderate in agricoltura e nella gestione del verde pubblico: dai seminativi ai frutteti, dagli orti ai parchi pubblici, fino al diserbo di strade e ferrovie. Brevettato negli anni Settanta, è usato in agricoltura da oltre 50 anni. Il suo impiego è però aumentato notevolmente con la diffusione delle colture Ogm, che sono state modificate geneticamente per resistere a questo erbicida.
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