Chiude il villaggio Kamarina di Club Med, lungo la costa del Comune di Ragusa. A rischio ci sono oltre 300 lavoratori, compreso tutto l’indotto. A lanciare l’allarme è la Uiltucs Sicilia per voce del segretario generale Marianna Flauto, da poco eletta nella segreteria nazionale.
«La notizia ci lascia sorpresi - dice Flauto - perché la struttura rappresenta per tutti un punto di riferimento turistico importante, dove arrivano vacanzieri da tutte le parti del mondo. Un sito unico nel suo genere, con una meravigliosa spiaggia privata in un contesto paesaggistico unico al mondo, tra il parco archeologico e la riserva naturale, che però ha bisogno di una ristrutturazione per adeguare la struttura al nuovo modello Club Med ma anche alle normative vigenti».
Marianna Flauto aggiunge che «secondo le notizie da noi in possesso, Club Med aveva chiesto alla proprietà la ristrutturazione degli immobili ma con l’impegno di un contratto di affitto lungo. Il titolare non si è reso però disponibile e questo ci lascia perplessi. Si è aperto un contenzioso e sembrerebbe che Club Med debba lasciare il sito a gennaio. Ci chiediamo - prosegue Flauto - come possa una struttura di questo tipo e di questa bellezza, restare vuota e senza una prospettiva futura. Serve chiarezza e chiediamo alle istituzioni locali e regionali quali sono le intenzioni della proprietà, se ci sono interessi di altre aziende. L’obiettivo principale è per noi garantire i livelli occupazionali e il diritto di precedenza per più di 300 lavoratori che orbitano intorno alla struttura turistica e che nel periodo estivo, per cinque o sei mesi l’anno, hanno l’opportunità di garantirsi un reddito. Il problema - conclude Flauto - non riguarda infatti solo i 9 dipendenti della procedura ma gli oltre 300 lavoratori stagionali e l’indotto. Auspichiamo anche un intervento del ministero del Sud affinché si faccia chiarezza in una vertenza chiave per il turismo siciliano e per il tessuto sociale ed economico ragusano».
Secondo quanto si apprende, la società gestisce il villaggio di “Kamarina” presso Scoglitti da circa 22 anni ha in forza un contratto di locazione di terreni e strutture edilizie, attualmente di proprietà di un fondo.
Poiché il contratto di locazione ha cessato i propri effetti, la società deve lasciare entro il 2022 liberi da cose e persone i terreni e le strutture sulle quali sorge il villaggio.
Non essendo allo stato prevista la possibilità di individuare alcuna struttura alternativa idonea nel territorio della provincia di Ragusa, la società si è vista dunque costretta a procedere alla dichiarazione di esubero di personale, anche in considerazione della mancanza di possibilità di ricollocazione del personale presso altri villaggi sul territorio nazionale.
Non sono previste misure programmate per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale attribuzioni patrimoniali diverse da quelle definite dalla legislazione vigente e dalla contrattazione collettiva.
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