La guardia di finanza iblea, su delega della Procura di Ragusa, ha notificato al direttore generale della Banca agricola popolare di Ragusa (Bapr), Saverio Continella, un avviso di garanzia (ma la banca precisa che si tratta di una richiesta di prosecuzione di indagini precedenti) in relazione all'inchiesta, scaturita dalle denunce del comitato dei risparmiatori, circa il limite posto dall’istituto al riacquisto delle proprie azioni. Secondo fonti vicine alla Procura, a Continella è contestato il reato di ostacolo all’autorità di vigilanza. Le indagini erano partite lo scorso giugno, a seguito di un centinaio di denunce da parte di azionisti indispettiti dall’impossibilità di disinvestire i propri soldi vincolati in azioni della Bapr. Nello stesso mese le fiamme gialle avevano acquisito copiosa documentazione presso gli uffici della sede centrale in viale Europa, a Ragusa. L’attività investigativa è relativa alla vendita dei titoli a partire dal 2016 ed è coadiuvata dagli uomini del Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma della Gdf. L’indagine punta a stabilire se, per la compravendita dei titoli, i soci siano stati adeguatamente informati sul rischio dei mercati finanziari. La Banca precisa che non è stato notificato alcun avviso di garanzia in relazione a nuove attività degli inquirenti, ma soltanto la richiesta di proroga delle indagini preliminari già commentate dalla Banca. Dal mese di giugno 2021, infatti, Banca Agricola Popolare di Ragusa, si legge in una nota «sta attivamente collaborando con le autorità competenti affinché si arrivi in tempi rapidi ad un chiarimento, certi della correttezza e della trasparenza dell’operato dei vertici di Bapr e dell’Istituto stesso».