Un seme da piantare, il carato che è anche il nome del seme del carrubo che caratterizza gli Iblei , ma che diventa una moneta virtuale con la quale si ripaga il tempo dei volontari per l’ambiente. A Ragusa, si comincia dalle associazioni che hanno come comune denominatore l’ambiente naturale e urbano, e il rispetto del bene comune: una rete di persone, in aggregazione spontanea che utilizza i social per programmare e per fare. Diverse iniziative hanno finora coinvolto persone di ogni età per ripulire zone degradate e sensibilizzare alla cura dell’ambiente.
L’ultima alla diga di Santa Rosalia, ha visto al partecipazione di oltre 200 persone con un’opera di bonifica e pulizia mastodontica. Oggi al lavoro dei volontari si aggiunge la ricompensa: in cambio del lavoro volontario, un carato, moneta elettronica con tecnologia blockchain che potrà essere convertita o spesa in esercizi commerciali convenzionati. L’iniziativa è stata presentata a Ragusa dalle associazioni che al momento hanno aderito: RagusAttiva, Legambiente, Rimboschiamo, collettivo Ocra , Kanimannira, Insieme in città, Rinascita verde, Sherpa delle Shumare e Ripuliamo Chiaramonte. E parecchi esercizi commerciali con filosofia green hanno già dato la propria adesione.
«In questo periodo difficile di restrizioni e rinunce il pensiero verso l’ambiente e il fare qualcosa, è stato quasi un bisogno sociale. Tante persone si sono ritrovate all’aperto e con tutte le accortezze, con un unico scopo - spiega Gaia Nicastro - e un obiettivo che và oltre la individualità, per prenderci collettivamente cura del territorio». Porte aperte, sottolineano: «Chiunque voglia fare qualcosa per il territorio è una risorsa - dice Giulio Cascone - e l’idea del carato è un piccolo incentivo ad una buona azione, spendibile in esercizi convenzionati e costituisce un incentivo al fare. Il carato è uno strumento digitale «basato su tecnologia aperta chiamata blockchain - spiega Sebastiano Cataudo - tutto trasparente, tracciabile e immutabile. I movimenti verranno trascritti in un registro condiviso e immutabile e saranno la ricompensa per una buona azione compiuta». Dalla pulizia di siti degradati alla ripiantumazione di alberi e la loro cura. Da Ragusa l’idea ha contagiato Chiaramonte e Acate, ma anche altre associazioni di altri comuni del Ragusano si stanno muovendo. AGI
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