A margine della cerimonia di inaugurazione della stazione passeggeri al Porto di Pozzallo, l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, annuncia un incontro per martedì a Roma in cui pretenderà certezza dal Governo centrale sulla realizzazione del raddoppio della Ragusa-Catania: «Nel giugno del 2018 il presidente Musumeci confermò i 217 milioni per realizzare l’opera. Doveva essere realizzata con un progetto di finanza. Ci è poi stato detto che quel progetto di finanza non poteva essere realizzato. Lo Stato si era impegnato a realizzarla con denaro pubblico e con denaro statale. Successivamente ci è stato detto che lo Stato non li aveva quei soldi e ci è stato chiesto di metterli noi. Dopo qualche perplessità, il presidente Musumeci ha messo sul tavolo altri 337 milioni di euro: sembrava a dicembre che tutto era pronto, che il Cipe potesse deliberare, ma anche là c'è stato uno stop» ed allora, l’assessore Falcone, annuncia di essere pronto a chiedere conto e ragione al Governo nazionale sulle definitive intenzioni. «Io martedì prossimo sarò a Roma, con delega del presidente Musumeci, perchè chiederemo conto e ragione. La Regione ha immobilizzato 620 milioni per fare questa strada, noi chiediamo allo Stato una risposta che non può che essere affermativa. Lo Stato ha messo appena 150 milioni, noi abbiamo messo 620 milioni, non manca più niente, realizziamo questa strada. Se l’Anas non è nelle condizioni noi, abbiamo detto che c'è il Cas, consorzio autostrade siciliane, pronto a farsi carico di questo onere e a realizzare questa necessaria infrastruttura stradale.