Un brand che certifica il marchio. “Al fresco” con i prodotti lattiero caseari realizzati dai detenuti della casa circondariale di Ragusa. Un modello da imitare per il recupero e il reinserimento sociale dei detenuti. Un progetto voluto dal Rotary club Hybla Herea che ha donato il caseificio grazie ai fondi raccolti dalla Rotary Foundation.La cooperativa Nostra Signora di Gulfi, di Chiaramonte Gulfi, avrà il compito di istruire i detenuti durante la fase della preparazione dei prodotti lattiero caseari.
"È un progetto d'area del Rotary club iniziato ben quattro anni fa - spiega Giorgio Lo Magno, componente del Rotary - sotto la presidenza di Maurizio Gianni. Nel corso degli ultimi anni si sono alternati alla guida del Rotary Giovannella Tumino, Maurizio Cugno, Silvia Poidomani e Valentino Coria. Nella giornata di ieri, dopo mille difficoltà, siamo riusciti finalmente a mettere in piedi un'iniziativa imprenditoriale ben strutturata per la produzione di formaggi e provole con il marchio Al fresco. La cooperativa sociale Nostra Signora di Gulfi si occuperà della gestione del caseificio all'interno della casa circondariale".
Superato il primo step si dovrà lavorare per la vendita e la commercializzazione dei prodotti fuori dalla mura del carcere.
L'articolo completo nell'edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia di oggi.
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