COMISO. I soldi sono finiti. L’aeroporto di Comiso prosegue la sua attività con grandi difficoltà economiche. Ad oggi, nelle casse della società Soaco (che vede come soci Intersac di Catania per il 65 per cento ed il comune di Comiso per il 35 per cento) non c’è più nulla. La società utilizza gli introiti delle compagnie che atterrano a Comiso per i costi di gestione e per gli stipendi dei dipendenti.
Il nuovo piano industriale approvato in ottobre prevede un’iniezione di liquidità di 7 milioni di euro: soldi che serviranno per garantire la gestione fino al 2020. Soldi che il comune e Intersac (società partecipata della Sac di Catania che detiene il 60 per cento) dovranno versare nelle casse di Soaco. In più, si attendono altri sette milioni di euro destinati agli incentivi per le nuove rotte. I fondi arriveranno in parte dagli stanziamenti della Regione per Trapani e Comiso (circa 4,5 milioni di euro), in parte dal contributo della Camera di Commercio e dalla tassa di soggiorno di Ragusa. Soaco avvierà un maxibando, destinato alle compagnie aeree per incrementare i flussi turistici.
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