SANTA CROCE CAMERINA. Agricoltura sì ma anche e soprattutto turismo passando da un strumento urbanistico, già approvato nel 2012 dall'allora Consiglio comunale e fermo al palo da cinque anni.
Uno strumento urbanistico che guarda ad una riconversione del territorio, in maniera ordinata ed armonica, a zona turistica. La giunta Barone, a poco più di due mesi dal suo insediamento, ha deciso di riprendere il percorso interrotto e fare riferimento alla variante del Prg redatta dall'ingegnere Franco Poidomani. Ha, quindi, rispolverato le carte prodotte a suo tempo e chiuse in un cassetto a quanto pare frettolosamente. Già una prima riunione, alla presenza dello stesso redattore, si è tenuta nei giorni scorsi. Incontro volto a rileggere le nuove previsioni di piano, rivederle e trasmetterle, presto, in aula per l'esame del Consiglio comunale prima del passaggio obbligato alla Regione Siciliana.
Entra a pieno titolo, quindi, in questo percorso la previsione di immettere nel circuito della piana camarinense strutture per nuovi 3.600 posti letto. Ciò è stato fatto con una delibera di consiglio comunale del 2016 con la quale è stata chiesta la manifestazione di interesse da parte di ditte interessate ad insediamenti turistici. «Sono stati in 23 a presentare l'istanza, di questi la Regione ne ha bocciato 15. In 8, più uno degli esclusi che ha fatto ricorso al Tar vincendo, e quindi in 9 hanno un decreto regionale in mano – spiega il sindaco Giovanni Barone – ho già riunito un mese fa questi soggetti per conoscerne le intenzioni e credo di aver capito che proseguiranno nel loro progetto».
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