RAGUSA. La situazione dell’ospedale di Vittoria è insostenibile. Le carenze di organico creano seri problemi nel nosocomio. I medici del “Riccardo Guzzardi” soffrono per le difficoltà a coprire i turni, ma anche per il surplus di lavoro causato dalla chiusura dei reparti ragusani, in procinto di essere trasferiti al nuovo ospedale “Giovanni Paolo II”.
Il sindaco, Giovanni Moscato ed il presidente del Consiglio comunale, Andrea Nicosia, avevano fatto sentire la loro voce. Ieri mattina, hanno dato dato vita ad un sit-in di protesta davanti all’ospedale. C’erano alcuni consiglieri comunali di maggioranza: Monia Cannata, Stefano Frasca, Salvatore Sallemi, Rosamaria Mazzone, Daniela Pino, Lucia Denaro e Cesare Campailla, di Sorgi Vittoria. Moscato chiede di rimpinguare gli organici.
Il sindaco aveva annunciato la sua protesta nel corso della della riunione della Commissione parlamentare regionale Sanità a Ragusa. “Ho organizzato questo sit-in – ha spiegato Moscato - a tutela della salute dei vittoriesi. Proprio oggi, infatti, scade il termine dell'avviso pubblico emanato dall'Asp per reclutare nuovi medici. Abbiamo presidiato il Pronto soccorso, per accertarci che la direzione generale assegni a Vittoria i medici per il reparto, che registra ogni anno 46.000 accessi e che fronteggia l’emergenza con appena tre medici, mentre altri reparti, con meno accessi, ne hanno otto! Occorre personale di ruolo e una corretta ed equa distribuzione delle risorse umane nei nosocomi della provincia”.
Nei giorni scorsi, il direttore sanitario dell’Asp, Pino Drago, aveva spiegato che vi è una carenza di medici soprattutto per alcune specialità . Proprio da questo avviso dell’Asp si spera di poter attingere a del personale per garantire i servizi sanitari al Guzzardi. “Vittoria- ha continuato Moscato - non può essere trattata come una città di serie B. I medici del Pronto Soccorso vittoriese sono costretti a turni massacranti! Abbiamo già denunciato i rischi relativi ai reparti di Ortopedia, Oculistica e Aritmologia. Questa situazione si aggiunge alle altre mortificazioni del nostro ospedale”.
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