RAGUSA. Il parassita ha intaccato le olive in fase di maturazione, compromettendo di fatto la raccolta e la produzione dell' olio extravergine di oliva nel ragusano. La mosca dell' olivo, «Bactrocera oleae», comunemente conosciuta col nome di mosca olearia è un insetto appartenente all' ordine dei ditteri che infesta con le uova e larve interi raccolti di olive. In un' annata di poca produzione, la terza consecutiva di «scarica», la mosca olearia, alimentata dalle calde temperature estive, ha gravemente compromesso i raccolti. Un fenomeno che sta dimezzando la produzione 2016 dell' olio di oliva nella provincia iblea con un evidente picco nella zona dello sciclitano. La temperatura umida di luglio ed agosto ha fatto sì che gli sciami delle mosche olearie intaccassero i frutti nello stadio della maturazione. Le trappole e gli insettici hanno un periodo di «quarantena» di 15 giorni e la raccolta deve essere necessariamente rinviata. Se l' annata già di per sé era una di quelle di magra con una ridotta produzione dovuta allo scirocco del mese di maggio che ha intaccato i fiori facendoli cadere dagli alberi, l' attacco della mosca olearia, ha dato un duro colpo. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI RAGUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE