RAGUSA. Produttori di carrube in crisi nella contea di Modica (Ragusa). Le quotazioni oscillano tra i 25 e i 30 centesimi al chilo, al di sotto dei costi della raccolta. Così finiscono in magazzino in attesa di tempi migliori, quando avranno una quotazione più alta. La scelta dei produttori è quasi d'obbligo, scrive il Giornale di Sicilia. Le carrube occupano un mercato di nicchia, sono utilizzate dalle industrie di trasformazione per la produzione di mangimi, farine, e prodotti per la cosmesi. «I prezzi sono irrisori - afferma Saro Biazzo della Coldiretti di Ragusa - e molti produttori preferiscono conservare le carrube in azienda. La zona di carica, in questa prima fase della raccolta, è l'area più vicina al mare. Le carrube vanno raccolte, altrimenti si rischia il soffocamento del rumine dei bovini. Le vacche al pascolo vanno ghiotte delle carrube che sono sugli alberi o cadute per terra. Per questa ragione il produttore, insieme ai suoi collaboratori, organizza la raccolta straordinaria del frutto». Biazzo auspica la creazione di un consorzio per la valorizzazione e la commercializzazione del carrubo degli iblei che «potrebbe dare quel valore aggiunto che manca. Secondo dati Istat, sono destinati alla coltivazione di carrubo 26 mila ettari di terreno tra i comuni di Ragusa, Modica, Scicli e Ispica.