ISPICA. Entra nel vivo la campagna di raccolta della carota novella di Ispica e crescono le attese di produzione del prodotto IGP ovvero di Indicazione geografica protetta. Quest'anno la produzione complessiva coperta dal marchio potrebbe raggiungere i 20 mila quintali a fine campagna, cioè a giugno. Un trend in crescita per la novella che è IGP dal 2010 e che è passata dai 4.000 quintali del primo anno ai dodici mila e quattrodici mila quintali degli ultimi anni. «Il prodotto IGP - dice Carmelo Calabrese presidente del Consorzio di tutela della carota novella - è in netta crescita. Abbiamo cominciato a vedere un maggiore interesse per il prodotto che è stato accolto, traguardo importante, anche nella grande distribuzione italiana. Un risultato che sicuramente premia il nostro lavoro di promozione, ma anche dovuto alle azioni ministeriali di sostegno dei marchi di tutela». Un risultato che si deve anche all'aumento degli ettari di terreno in cui oggi si coltiva il prodotto IGP ispicese, che sono oggi 1.500 e sono curati da ben quindici aziende. Ma la crescita della produzione carota novella Igp ha anche creato i primi rischi di contraffazione. Nell'ultimo periodo il consorzio, a seguito di segnalazioni, ha dovuto potenziare in sinergia con l'ICQRF di Catania il piano di controllo nel Nord e Centro Italia. «Crescendo l'interesse per il prodotto - spiega Calabrese - dobbiamo investire risorse e rendere il piano dei controlli più attento». L'aumento di produzione del prodotto a marchio e i suoi nuovi spazi commerciali sono solo però una piccola luce per i produttori ispicesi e per quanti sono impiegati nel settore, circa mille persone. La produzione a marchio è ancora solo il 15% circa dell'intera produzione di novellae la campagna di raccolta infatti quest'anno ha dovuto fare i conti con un inverno troppo mite che ha di fatto anticipato la maturazione del prodotto.