RAGUSA. «Dalla manifestazione a Vittoria con i produttori in strada per protestare contro il crollo dei prezzi e gli accordi euromediterraneo è emersa l'urgenza di dichiarare lo stato di crisi di mercato». Lo dice Confagricoltura siciliana.
Una dichiarazione che necessita di due condizioni: dimostrare che i costi di vendita sono inferiori a quelli di produzione e che l'importazione dei prodotti è superiore a quella prevista dagli accordi europei.
«I requisiti ci sono - dice Sandro Gambuzza, presidente di Confagricoltura Ragusa - e questo comporterebbe innanzitutto la sospensione del pagamento degli oneri contributivi e fiscali e
quella delle rate in scadenza di credito agrario».
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