COMISO. Parte da Comiso una sottoscrizione popolare lanciata dal Codacons contro il caro biglietti aerei. La Sicilia è sempre più isolata per l'esoso costo dei biglietti soprattutto nei periodi festivi e durante la stagione estiva. "Il principio della continuità territoriale, applicato da anni tra la Sardegna e il resto d'Italia, - dice Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons - deve essere esteso anche alla Sicilia, per facilitare la mobilità da e verso l’isola".
"E' una necessità improcrastinabile - aggiunge Tanasi - che deve vedere impegnato il Governo nazionale, a seguito di un atto di indirizzo approvato dalla Regione siciliana. Le tariffe 'agevolate' per i residenti rappresentano un diritto per i cittadini siciliani che vivono in una realtà in cui la qualità e l'efficienza dei servizi di trasporto (autostradale, ferroviario, navale) sono alquanto carenti".
Intanto dai dati sembra che gli aeroporti siciliani riprendano a crescere. Fontanarossa a Catania, il Falcone Borsellino a Palermo dopo anni di perdite si trovano di nuovo nelle prime posizioni tra gli scali nazionali. È quanto emerge nel rapporto di Enac sul traffico aeroportuale del 2014. Più 14% per cento i passeggeri transitati da Catania e più 4,8% da Palermo. Sorprendente il dato dell’aeroporto degli Iblei di Comiso: più 477%.
Qui sono arrivati 328 mila passeggeri. Comiso ha superato nel 2014 gli aeroporti di Perugia, Parma, Lampedusa, Pantelleria, Brescia e Foggia. Tornando agli scali più grossi, il risultato più importante lo fa Catania, che nella classifica degli scali italiani si piazza al sesto posto: a Fontanarossa sono arrivati 7 milioni 217 mila passeggeri. Nel 2013 i viaggiatori erano stati 6 milioni e 300 mila, nel 2012 6 milioni e 100 mila. Palermo invece in classifica è appena fuori dalla top ten, si classifica all’undicesimo posto. Qui di viaggiatori ne sono arrivati 4 milioni e 500 mila, nel 2013 erano 4 milioni e 300 mila, nel 2012 4 milioni e 500 mila.
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