RAGUSA. Dopo diverse traversie l'autostrada Catania-Ragusa sembra essere vicina all'avvio del progetto. Durante il question time il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha detto che il decreto interministeriale di approvazione della costruzione dell'opera è stato il 6 ottobre di nuovo sottoposto alla firma del Mef. «Appena il Ministero Padoan firmerà si potrà procedere come d'intesa» ha detto Delrio. Ma ha aggiunto: «l'opera si fa con quelle cifre (815 milioni di cui 366 pubblici) o non si fa».
Per quanto riguarda un'altra opera, la Siracusa-Ragusa-Gela, sulla firma del protocollo di legalità alla presenza del ministro Angelino Alfano e sul futuro dell’autostrada intervengono il segretario della Cgil, Giovanni Avola, ed il segretario della Fillea-Cgil, Paolo Aquila avvertono. «La firma del protocollo di legalità è un atto essenziale per garantire trasparenza e affrancare da infiltrazioni mafiose e criminali lo svolgimento dei lavori del tratto autostradale - dicono Avola ed Aquila -. L’atto in sé non risolve, però, altri aspetti, non secondari, della gestione di un cantiere per il quale la Cgil e la Fillea, negli anni e in ogni stagione, si sono spesi per rendere possibile l’avviamento che oggi però necessita di ulteriori spinte e sollecitazioni per poter rendere possibile l’ultimazione dei lavori». Avola e Aquila aggiungono: «La denuncia, alta e forte, di Antonio D’Andrea, della Cosedil Spa che con Condotte Acque stanno lavorando sul tracciato, non è da prendere sottogamba: le imprese hanno anticipato 40 milioni di euro, fatturati 24 e incassati solo 4. Qui non c’è alcun protocollo che regga ad una condizione irricevibile che porterebbe ad un collasso dell’opera mettendo a rischio 500 posti di lavoro, indotto compreso.
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