SANTA CROCE CAMERINA. I tributi comunali, a Santa Croce Camerina, sono stati rideterminati. Una boccata d’ossigeno per le aziende che pagheranno l’Imu sui terreni agricoli con il minimo previsto per legge pari al 4,6 per mille. Aumenti previsti, invece, per la Tari, con una tariffazione più alta del 12 per cento. E la Tasi, di fatto, rimane invariata. La mozione presentata dai gruppi di opposizione che prevede una rideterminazione sull’Imu, per gli opifici, con un taglio dell’1 per cento, è stata bocciata. «È un fatto molto grave – spiega il consigliere comunale di minoranza, Gaetano Pernice - non avere condiviso la mozione presentata dalle opposizioni. Abbiamo voluto dare un messaggio alle altre categorie produttive che non stanno attraversando, di certo, un buon momento. L’amministrazione non ha bene recepito il nostro messaggio ed il senso della mozione che prevedeva delle agevolazione per gli opifici nelle categorie c1 e c3 con una scontistica in base alla tipologia dell’esercizio commerciale o allo stato dell’arte». L’assessore al Bilancio esprime soddisfazione per l’approvazione dell’atto dopo la seduta del consiglio comunale. «Si tratta di un strumento propedeutico per l’approvazione del bilancio - aggiunge l'assessore Giansalvo Allù - . L’ultimo atto, con il vecchio sistema, per i Comuni che, d’ora in poi, si dovranno adeguare ad una nuovo sistema contabile totalmente rivoluzionario».