RAGUSA. I sindaci dei 12 comuni della provincia di Ragusa non vogliono fare gli esattori per conto di Stato e Regione e si dichiarano fortemente contrari ai tagli dei trasferimenti. Si sono riuniti ieri a Ragusa per valutare le azioni da mettere in campo ed hanno concordato una serie di sit-in per sensibilizzare i cittadini su una questione ch'è di sopravvivenza per gli enti locali. Primo appuntamento nell'aerostazione di Comiso, per poi proseguire con altre manifestazioni a Ragusa, Vittoria, Pozzallo e Chiaramonte Gulfi. Luoghi simbolo quelli individuati dai sindaci per affrontare la precaria gestione delle risorse economiche. «Nessuna strumentalizzazione politica - dicono - bensì un'opera di informazione rivolta alla comunità ed una protesta verso la Regione e lo Stato che non ci ascoltano più rendendo impossibile qualsiasi interlocuzione. Non possiamo accettare la logica dello scaricabarile, nè restare in silenzio di fronte alla drammaticità dei tagli».