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Ragusa, «via libera» a dieci complessi turistico-alberghieri

RAGUSA. Dieci strutture turistico alberghiere potranno ultimare il loro iter. Da domani gli uffici avranno il compito di esaminare le proposte pervenute e il consiglio comunale, in seconda battuta, farà una nuova valutazione che tenga conto dei vincoli ambientali nonché delle caratteristiche di tipo paesaggistico. Per i nove progetti esclusi, le cui richieste non sono state ammesse, Il comune provvederà alla restituzione del contributo versato dalla ditta comprese le spese relative alla procedura di variante. Queste le linee guida tracciate dal gruppo consiliare del movimento cinque stelle il cui ordine del giorno è stato votato nella seduta del consiglio comunale di lunedì sera.

«Abbiamo voluto mettere ordine ad un settore che, in passato, ha creato non poche perplessità - spiegano Filippo Spadola e Antonio Tringali, consiglieri comunali del movimento 5 stelle - con l’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse relativo alla realizzazione di strutture alberghiere nel territorio comunale di Ragusa previa variante al piano regolatore generale. I dieci progetti ammessi, da domani, potranno ultimare l’iter progettuale mettendo in moto un’intero comparto che, in questi anni, è stato travolto dalla crisi». La motivazione prevalente per l’ammissibilità dei progetti era data dalla presenza di vincoli e in particolare dalla compatibilità dell’intervento con le disposizioni del piano paesaggistico della provincia di Ragusa. L’articolo 20 delle norme di attuazione del piano paesaggistico vieta, per i territori assoggettati, la predisposizione di varianti urbanistiche e si aggiunge anche il divieto di edificazioni di nuove costruzioni. I gruppi di opposizioni hanno bocciato l’ordine del giorno. In aula non sono mancate le polemiche per un atto d'indirizzo considerato incompleto e tardivo.

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